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Bonus idrico 2021: cos'è e come funziona

Risparmia il bene più prezioso: l'acqua! Il Bonus idrico 2021 dà diritto a 1000 euro di rimborso a chi rinnova il bagno installando sanitari e rubinetti che assicurano un maggiore risparmio d'acqua.

Indice
  1. Cos'è il Bonus idrico 2021
  2. Requisiti dei soggetti
  3. Bonus idrico, per quali interventi
  4. Bonus idrico, le spese ammissibili
  5. Bonus idrico, modalità e termini per ottenerlo

I commi da 61 a 65 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021 (Legge 178/2020) introducono due novità:

  • un “bonus idrico” pari a 1.000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021;
  • il nuovo “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, istituito nello stato di previsione del ministero dell’Ambiente con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021, per riconoscere il ‘bonus idrico’ alle persone fisiche residenti in Italia.

Di seguito ti spieghiamo meglio come fare per ottenerlo.

Cos'è il Bonus idrico 2021

il “bonus idrico” di 1.000 euro è riconosciuto per la sostituzione di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia, vasi sanitari in ceramica, con nuovi apparecchi a scarico ridotto e a limitazione di flusso d’acqua.

Gli interventi possono avvenire su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari.

Rubinetto Grohe con lavabo bianco

Rubinetto Grohe con lavabo bianco e acqua che scorre

Requisiti dei soggetti

Chi può accedere al Bonus idrico:

  • le persone fisiche, non possono aderire al beneficio le società
  • i residenti in Italia
  • i maggiorenni

Il bonus è concesso fino all'esaurimento delle risorse.

Rubinetto Ideal Standard con lavabo

Rubinetto Ideal Standard con lavabo e piano d'appoggio

Bonus idrico, per quali interventi

Il Bonus idrico viene concesso per interventi su edifici esistenti o parti di questi o su singole unità immobiliari, per la sostituzione di sanitari e apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Puoi utilizzare il Bonus idrico per:

  • sostituzione di vasi wc e sistemi di scarico con nuovi apparecchi a scarico ridotto
  • sostituzione di rubinetteria lavabo, bidet e vasca o soffioni doccia e colonne doccia con apparecchi di limitazione del flusso di acqua.

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Bonus idrico, le spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle sostenute per la fornitura e posa in opera di prodotti e apparecchi con limitazione del flusso di acqua, comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus idrico è riconosciuto per:

  • fornitura e posa di vasi sanitari con massimo volume di scarico di 6 litri e relativi sistemi di scarico. Sono comprese nelle spese le opere idrauliche, murarie, montaggio e smontaggio.
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per lavabo, bidet, vasca e cucina con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Sono comprese nelle spese le opere idrauliche, murarie, montaggio e smontaggio.
  • fornitura e installazione di soffioni doccia e colonne doccia con portata uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Sono comprese nelle spese le opere idrauliche, murarie, montaggio e smontaggio.

Bonus idrico, modalità e termini per ottenerlo

Il bonus non costituisce reddito imponibile per il beneficiario e non si considera ai fini del computo del valore dell’ISEE.

Il beneficiarò potrà richiedere il bonus registrandosi sulla Piattaforma Bonus Idrico, non ancora attiva, accessibile dal sito del Ministero della Transazione Ecologica tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica. 

Sulla piattaforma sarà presente un modulo per l'invio della domanda, in cui indicare:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario
  • importo della spesa sostenuta
  • quantità del bene e caratteristiche specifiche della posa in opera o istallazione
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato
  • identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione degli stessi beni
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.)
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo
  • attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante
  • l’acquisto del bene, la copia del versamento bancario o postale e la documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla piattaforma.

Le ultime informazioni rilasciate dal Ministero per la Transizione Ecologica sono disponibili a questo link.